martedì 3 dicembre 2013

L’ARTE CONTEMPORANEA AL TEMPO DE IL DESERTO ROSSO

SABATO 7 DICEMBRE
ORE 11
presso l’Archivio Collezione Ghigi-Pagnani in via Zotti, 11 a Ravenna
L’ARTE CONTEMPORANEA AL TEMPO DE IL DESERTO ROSSO
Visita guidata all’Archivio Collezione Ghigi-Pagnani, a cura di Roberto Pagnani.
20 posti disponibili solo su prenotazione /  per prenotare inviare una mail  a:      ravennacinema@gmail.com


L’Archivio Collezione Ghigi-Pagnani si trova a Ravenna. Consiste in un’importante raccolta d’arte che nasce e si sviluppa tra il 1955 e il 1965. La villa che la ospita, progettata da Luciano Galassi, è stata costruita appositamente con grandi finestre e spazi interni aperti, senza colonne e pilastri che disturbino la visione delle opere, come si conviene alla casa di un vero collezionista. La collezione ospita documenti, fotografie e opere d’arte di vari artisti nazionali ed internazionali come George Mathieu, Mattia Moreni e altri. Contiene, inoltre, il quadro di Gianni Dova dal titolo “La Sagra della Primavera” che il regista Michelangelo Antonioni ha inserito nel film “Il Deserto Rosso” girato a Ravenna.




ANATOMIA DI UN CAPOLAVORO
IL DESERTO ROSSO di MICHELANGELO ANTONIONI
6 e 7 dicembre 2013
Ravenna  - Cinema Corso

Nell’ottobre del 1963 Michelangelo Antonioni inizia a Ravenna le riprese del film Il Deserto rosso. L’anno seguente il film vince il Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia come miglior film. Il 4 aprile 1998 al cinema Astoria di Ravenna il regista riceve la cittadinanza onoraria e nell’occasione viene proiettata la versione restaurata de Il Deserto rosso, restauro realizzato con il contribuito del Comune di Ravenna.

A cinquant’anni dalla realizzazione del capolavoro di Michelangelo Antonioni  la città di Ravenna dedica due giornate di approfondimenti con visioni a quello che è unanimemente considerato uno dei film più importanti della storia del cinema e dell’arte contemporanea.
Le due giornate prevedono una serie di incontri e proiezioni che offriranno una panoramica approfondita sul rapporto tra il film, il suo regista e la città di Ravenna, con analisi riguardanti il linguaggio, l’arte, l’architettura, il paesaggio, l’industria, la memoria, la storia, l’immagine e la proiezione nel contemporaneo. Fra i protagonisti delle giornate il regista e collaboratore di Antonioni Carlo Di Carlo, Guido Guidi maestro della fotografia contemporanea, gli attori Ivano Marescotti e Gianfranco Tondini, il film-maker e saggista Jonny Costantino, gli architetti e studiosi di Antonioni Lucio Fontana e Alberto Giorgio Cassani, il pittore Roberto Pagnani, il musicista Tony Rusconi, le fotografe Caterina Morigi e Caterina Biancolella e la preziosa collaborazione di Marcello Landi, preside Liceo Artistico "P.L. Nervi - G. Severini".

A conclusione delle due giornate verrà proiettata la versione restaurata del film.

L’iniziativa è curata da Fabrizio Varesco per Ravenna Cinema, all’interno del progetto Ravenna Screen – Un anno di Cinema, in convenzione con il Comune di Ravenna.

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero



PROGRAMMA

6 e 7 dicembre 2013
Ravenna  - Cinema Corso  (Via di Roma, 49)


VENERDI’ 6 DICEMBRE
ORE 9    CINEMA CORSO
IL DESERTO ROSSO  di Michelangelo Antonioni , Italia 1964 – 113’ versione restaurata
Proiezione riservata  agli studenti del Liceo Artistico "P.L. Nervi - G. Severini"
ORE 12    presso la Galleria Permanente “Antonio Rocchi” sede storica dell'Istituto d'Arte    per il Mosaico ora Liceo Artistico "P.L. Nervi - G. Severini" in Via Pietro Alighieri, 8
Inaugurazione delle mostre :
FRAMES :  IL DESERTO ROSSO, ANALISI LINGUISTICA DEL FILM DI MICHELANGELO ANTONIONI   di CATERINA BIANCOLELLA
La ricerca di Caterina Biancolella si è configurata come uno studio empirico volto a sondare gli aspetti cromatici, artistici e psicologi del film opera d’arte di Michelangelo Antonioni. Ne è derivato un lavoro fotografico che recupera moltissime sequenze di frames del film, scelti da Caterina Biancolella, ed accostati in base ad assonanze cromatiche, stilistiche e formali. Il risultato è un’opera d’arte autonoma, un ready-made da Il Deserto rosso, che ci costringe ad osservarne da vicino il rapporto arte/vita-pittura/fotografia.
COSA DEVO GUARDARE di CATERINA MORIGI
L’allestimento di Caterina Morigi si ispira al Il Deserto Rosso di Antonioni, al suo mettere in primo piano il rapporto dell’essere umano con il paesaggio attraverso lo sguardo. Tornando sui luoghi del film, tutto è visibilmente cambiato, i cinquant’anni passati hanno corroso silos e fabbriche e cambiato i colori, ma non gli hanno tolto quella possibilità di attrarre gli sguardi, hanno solo fatto mutare la loro bellezza, che oggi vi risiede ancora, nella stratificazione dell’intervento dell’uomo.



ORE 17    CINEMA CORSO
DUE O TRE COSE INTORNO A "IL DESERTO ROSSO"
di GUIDO GUIDI 
Antonioni è stato il riferimento per la mia didattica, ma anche nella mia formazione” Guido Guidi
Guido Guidi è  stato uno dei fotografi che negli anni ’80 ha rivoluzionato la tradizione fotografica italiana e oggi si è riconosciuto come uno dei più importanti fotografi internazionali. Le sue opere sono state esposte in istituzioni italiane e internazionali – tra le quali il Fotomuseum di Winterthur, il Guggenheim e il Withney Museum di New York, il Centre Pompidou di Parigi, La Biennale di Venezia. – e sono state oggetto di numerose pubblicazioni. È docente di Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Ravenna e dal 2001, allo IUAV di Venezia e all’ISIA di Urbino.

LA RAVENNA DI MICHELANGELO ANTONIONI: RAVENNA NEL FILM “IL DESERTO ROSSO”
di LUCIO FONTANA  architetto .
L'intervento di Lucio Fontana si propone di indagare, specificatamente da un punto di vista architettonico, la Ravenna del 1963, quando Michelangelo Antonioni girò il film agendo anche sul paesaggio (quello stesso paesaggio dove, quando ancora era agricolo,  alcuni anni prima aveva girato Il grido), e verificare le relazioni tra città vera e città antonioniana.
Sul rapporto tra Michelangelo Antonioni e l'architettura Lucio Fontana ha scritto: "Il colore della memoria. La Ravenna di Michelangelo Antonioni" ('Ananke, 5, 1994); "Sardegna: la casa/cupola di Michelangelo Antonioni" ('Ananke, 67, 2012); "Michelangelo Antonioni’s villa in Sardinia. A magnificent Leopardian concrete moon - abandoned on the steep rocks of Costa Paradiso" (in Dante Bini, Building with Air, Bibliotheque McLean,London,2013).

ORE 21    CINEMA CORSO
CARLO DI CARLO  critico, regista, stretto collaboratore e amico di Antonioni, presenta il film:
ANTONIONI SU ANTONIONI  di  Carlo Di Carlo,   Italia 2008, 56’
“Il film-documentario è il racconto di un Antonioni che riflette sul  lavoro e sulla vita, che si mette continuamente in gioco, pronto a difendere con tenacia e con coraggio le sue scelte, con un occhio vigile e anticipatorio delle trasformazioni e del futuro: un  ritratto di un Antonioni “intimo”, talvolta timido e imbarazzato davanti ai microfoni, anche severo ma poi subito disponibile, cordiale, gentile, ironico e spiritoso.” Carlo Di Carlo






SABATO 7 DICEMBRE
ORE 11
presso l’Archivio Collezione Ghigi-Pagnani in via Zotti, 11 a Ravenna
L’ARTE CONTEMPORANEA AL TEMPO DE IL DESERTO ROSSO
Visita guidata all’Archivio Collezione Ghigi-Pagnani, a cura di Roberto Pagnani.
20 posti disponibili solo su prenotazione /  per prenotare inviare una mail  a:      ravennacinema@gmail.com
L’Archivio Collezione Ghigi-Pagnani si trova a Ravenna in via Zotti, 11. Consiste in un’importante raccolta d’arte che nasce e si sviluppa tra il 1955 e il 1965. La villa che la ospita, progettata da Luciano Galassi, è stata costruita appositamente con grandi finestre e spazi interni aperti, senza colonne e pilastri che disturbino la visione delle opere, come si conviene alla casa di un vero collezionista. La collezione ospita documenti, fotografie e opere d’arte di vari artisti nazionali ed internazionali come George Mathieu, Mattia Moreni e altri. Contiene, inoltre, il quadro di Gianni Dova dal titolo “La Sagra della Primavera” che il regista Michelangelo Antonioni ha inserito nel film “Il Deserto Rosso” girato a Ravenna.

ORE 17    CINEMA CORSO
LA NATURA VUOTA
Riflessioni sul deserto in Michelangelo Antonioni
di ALBERTO GIORGIO CASSANI   
Docente di Elementi di architettura e urbanistica alle Accademie di Belle Arti di Venezia e Ravenna

Il deserto non compare solo nel titolo de Il deserto rosso, ma è anche un paesaggio centrale in due film di Michelangelo Antonioni: Zabriskie Point (1970) e Professione: reporter (1975). La relazione cercherà di mostrarne un possibile significato, mettendo in relazione la figura del deserto con il suo doppio, la città, e proponendo anche possibili corrispondenze tra la visione del regista ferrarese e le riflessioni sul deserto americano dello storico dell'architettura Rayner Banham.

CANTO DI PRIGIONIA
performance critica
di JONNY COSTANTINO 
Jonny Costantino è film-maker e saggista, direttore del quadrimestale “Rifrazioni. Dal cinema all’oltre”. Con Fabio Badolato nel 2005 fondano la BaCo Productions, entità bicefala attraverso cui realizzano i loro film: Jazz Confusion (2006), Mimesi (2007), Storie dell’occhio (2008), Le Corbusier in Calabria (2009), Beira Mar (2010), Il firmamento (2012) co-sceneggiato con Antonio Moresco.

L'ANGUILLA SA DI PETROLIO: SUONI PER UN FILM IMMAGINARIO
Il suono come segnale musicale: proposta di istanti e momenti musicali per una colonna sonora post-industriale
di TONY RUSCONI
Tony Rusconi è una delle figure più significative del jazz sperimentale europeo. Musicista eclettico e di ampi orizzonti ispirativi, Rusconi ha sviluppato un intenso scambio di collaborazioni con i protagonisti dell’avanguardia internazionale, tra cui Paul Rutherford, Steve Lacy, Evan Parker, Lester Bowie, Giorgio Gaslini, Bruno Tommaso, Tristan Honsinger e Andrèe Jaume, realizzando decine di cd, video e partecipando a festival e concerti in ambito nazionale e internazionale.


ORE 20.30   CINEMA CORSO
DIFENDO IL DESERTO ROSSO
Articolo critico di Pier Paolo Pasolini
con GIANFRANCO TONDINI
IVANO MARESCOTTI  
video-intervista esclusiva per  “Anatomia di un capolavoro : il deserto rosso di Michelangelo Antonioni
Proiezione del film
IL DESERTO ROSSO
di Michelangelo Antonioni , Italia 1964 – 113’ versione restaurata
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Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero
          www.ravennacinema.com
Tel.    0544 482057
Cell.   340 9931784


CAROCastroCARO 2014


CAROCastroCARO 2014
12 MONTHS & 12 ARTISTS
Inaugurazione SABATO 7 DICEMBRE 2013 ORE 17
Presentazione di LAURA VILLANI

Nicola Montalbini
Roberto Pagnani
Beatrice Sansavini
Paolo Poni
Giampaolo Carroli
Deborah Baroni
Luca Freschi
Monia Strada
Giulia Dall'Olio
Elisa Farneti
Federica Giulianini
Mauro Bendandi

Padiglione delle feste di Castrocaro Terme
Viale Marconi, 32-Castrocaro Terme (FC)




martedì 22 ottobre 2013

Concert au Temple Neuf à Strasbourg


Concert
Piano et Ondes Martenot 
Samedi 9 novembre 2013 à 20h
Au Temple Neuf à Strasbourg
Bruno Perrault 
Matteo Ramon Arevalos

SÉRIMPIE



La copertina del cd 
SÉRIMPIE - for Ondes Martenot and Piano 
che uscirà questo autunno
ReR Megacorp (UK)

The cd cover of
SÉRIMPIE - for Ondes Martenot and Piano
which is released this fall
ReR Megacorp (UK)

Bruno Perrault - ondes martenot
Matteo Ramon Arevalos - piano

Recorded by Marco Parollo
Cover Paintings by Roberto Pagnani

4 CURATRICI PER 4 MAESTRI ALDO ROSSI· ALBERTO MARTINI· GUIDO GUIDI· GIACOMO POZZI-BELLINI

Alberto Martini
Un rivoluzionario a fascicoli
A cura di Federica Nurchis
Per quanto gli estremi anagrafici siano tanto ravvicinati (1931-1965), non è facile condensare l’esperienza
dello storico dell’arte Alberto Martini: editoria periodica, mostre, radio e televisione sono solo alcuni dei mezzi utilizzati per esprimere i propri interessi storico artistici che, spaziando dall’antichità al Novecento, seppe trasmettere in un’emblematica unità tra cura scientifica e divulgazione artistica.
Nato in provincia di Mantova, ma presto trasferitosi a Ravenna, Martini inizia il proprio percorso critico
come allievo di Roberto Longhi, con cui si laurea nel 1954, grazie a una tesi su un pittore complesso ed eccentrico come il fiorentino Bartolomeo della Gatta (1448-1502). 
Trasferitosi a Milano nel 1958 in cerca di maggiori opportunità lavorative, approda nel capoluogo lombardo in un momento di straordinaria
apertura culturale e di boom economico, in cui poter procedere a passo sostenuto, con un’operosità frenetica e qualificata. 
È lui, infatti, la mente che, alla Fratelli Fabbri Editori, sta dietro alla straordinaria avventura de I Maestri del Colore, i celebri fascicoli settimanali che invasero a milioni le case degli italiani negli anni Sessanta.
Della fitta costellazione di conoscenze ascrivibili al giovane storico dell’arte, l’esposizione dà conto grazie a una sorta di mappa scandita a mo’ di quadreria, nella quale si affastellano carteggi e fotografie
provenienti dall’archivio Martini, filmati, articoli di giornale, opere già di proprietà dello studioso e una selezione di disegni, incisioni, sculture e dipinti donatigli dagli amici artisti (Ottone Rosai, Mino Maccari, Renato Guttuso, Carlo Carrà, Gianfranco Ferroni, Emilio Tadini, Luciano Minguzzi…).
Uno spazio a sé, guadagna invece uno straordinario dipinto di Mattia Moreni, proveniente dalla collezione
di Roberto Pagnani, posto a rappresentare gli artisti conosciuti a Ravenna negli anni della giovinezza
e il rapporto con due importanti collezionisti della cittadina come appunto Pagnani e Guido Rosetti, della cui raccolta sarà presente una tra le diverse opere di Rosai acquistate grazie al giovane critico.
Quale episodio determinante della variegata strada di divulgazione artistica intrapresa da Martini, in mostra sarà possibile vedere un raro e prezioso documentario realizzato dal critico nel 1959 per la RAI, dedicato a Medardo Rosso, girato all’interno del Museo di Barzio, affiancato da un cospicuo numero di grandi stampe fotografiche utilizzate per le riprese, dal copione dattiloscritto, nonché da un saggio inedito di Martini, intitolato: Medardo Rosso, tra scapigliatura e impressionismo. 
La particolare
attenzione critica riservata allo scultore verrà infine documentata dall’esposizione di un dipinto,
una Natura morta, che Martini attribuì allo stesso Rosso, aprendo il caso critico di un Medardo pittore a olio.
Il cuore della mostra è riservato al “fatale” incontro tra Martini e Dino Fabbri (1922-2001), che fece della storia dell’arte un fenomeno di “massa”, non più riservata ad un’elite colta ma distribuita in edicola,
senza rinunciare a un alto livello scientifico e uno straordinario apparato fotografico a colori, realizzato ad hoc anche grazie a diversi viaggi compiuti dallo stesso Martini per musei e collezioni in Europa, America e Asia.
In chiusura, lettere e saggi inediti, disegni originali, nonché splendide fotografie, danno conto dell’a
 Alberto Martini ebbe con Giorgio Morandi e Alberto Giacometti.

http://www.associazionetestori.it/
http://www.archiviocollezioneghigipagnani.com

DISABITARE - Galleria Ninapì - Ravenna


















DISABITARE
Venerdì 18 ottobre, ore 18.30
Galleria Ninapì - Via Pascoli, 31 Ravenna

Lettura poetica di Nevio Spadoni
Traduzione di Francesca Serra
Accompagnamento musicale di Elisabetta Agostini, soprano e Claudio Rigotti, tastiera
Allestimento pittorico di Roberto Pagnani e Daniele Cestari

Fotografie di Alessandro Tedde
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La Galleria Ninapì è lieta e onorata di ospitare Nevio Spadoni, poeta e drammaturgo, una delle personalità più significative nella cultura letteraria contemporanea. E’ stato appena proclamato vincitore del prestigioso premio ‘Guido Gozzano’ con un’opera in lingua dialettale ‘’ Cal parôl fati in ca’ Raffaelli editore.
Ezio Raimondi, nella prefazione scrive ‘’ nel dialetto di Spadoni, ruvido e aspro, il flusso discorsivo sembra scaturire dal profondo del corpo…’’
Il suo legame con la lingua dialettale, dove, con testi lirici e graffianti, di grande complessità ci trasmette una forte carica emotiva, rivela elementi della tradizione e della memoria ma, poiché l’autentica poesia è universale,va oltre il panorama locale, verso ampie latitudini.
E’ stato tradotto in varie lingue ed è presente nel volume ‘’Minorities not Minority: a window on italian cultures’’ Cinnamon Press
I suoi monologhi esprimono disagi, quelli della nostra vita, di cose perdute, non vissute, memoria e presente.
Memoria di paesaggi naturali, loro stravolgimento che ci ha portato smarrimento e solitudine, crisi dei rapporti umani.
Da qui deriva il titolo dell’evento di questa serata, DISABITARE, spontanea ed espressiva espressione artistica in cui sentiamo il confronto fra un passato, spinta vitale, e un pessimismo del presente, in una società globalizzata e consumista che ci fa vivere nell’ incomunicabilità di città ‘disabitate’.

lunedì 2 settembre 2013

Rivers of AIR

Maria Agata Amato
Caterina Arcuri
Paola Babini
Mauro Bendandi
Simon Benetton
Elisa Bertaglia
Maria Pia Binazzi
Dianne Bowen
Maria Pia Campagna
Alberto Candian
Vanni Cantà
Matteo “Ufocinque” Capobianco
Giampaolo Carroli
Debranne Cingari
Angela Corelli
Danilo De Mitri
Giulio De Mitri
Domenico Difilippo
Cristina Falasca
Filippo Farneti
Roberta Feoli
Gabbris Ferrari
Jessica Ferro
Raimondo Galeano
Giuseppe Gonella
Gabriele Grones
Diego Knore
Maurizio L’Altrella
Marco Lazzarato
Francesco Liggieri
Martin Lytke
Lorenzo Marabini
Saba Masoumian
Mark Matthes
Mauro Mazzali
Giorgio Mazzon
Donough McNamara
Stefano Minzi
Igor Molin
Giovanni Mundula
Rinaldo Novali
Satsuki Oishi
Cesare Pachiele
Roberto Pagnani
Salvo Palazzolo
Lorella Paleni
Daniele Papuli
Rossella Piergallini
Franco Pivetti
Elisa Rossi
Agim Sako
Beatrice Sansavini
Leonardo Santoli
Franco Savignano
Peter Shire
Paola Taddei
Nikki van Es
Rupert van Wyk 


IL RICORDO FILO ROSSO DELLA MEMORIA



IL RICORDO FILO ROSSO DELLA MEMORIA
Saggio sul tema della Memoria come impronta dell'essere
A cura di Maria Luisa Savorani
In collaborazione con:
Raffaella Cardone, Monica Mambelli, Paola Fuschini, Vania Bertozzi, Matteo Banzola, Claudio Di Lorenzo, Alfonso e Nicola Vaccari, Roberto Pagnani
Claudio Nanni Editore

martedì 14 maggio 2013

Papaveri al vento



NOTTE DEI MUSEI 2013 > Tutte le iniziative della Soprintendenza di Ravenna

Ravenna - Museo Nazionale

18 maggio, 2013 - Notte dei Musei
Ore 21.30 - Primo Chiostro > Papaveri al vento
Poesie, suggestioni dipinte e musica.
I papaveri, nota effimera della natura spontanea inurbata suo malgrado, sono il fil rouge di un trittico espressivo che ha nei versi di Cetty Muscolino un’empatica riflessione poetica, nell’Ambone di Roberto Pagnani la sua squillante interpretazione pittorica e nei brani eseguiti da Monica Baga un piacevole commento musicale.







lunedì 13 maggio 2013

Altrove - Galleria del Carbone



       Roberto Pagnani 
        Altrove
      Presentazione di Lucia Boni 
      25 Maggio - 9 Giugno 2013
     Galleria del Carbone
       Ferrara 
    Patrocinio Fondazione Carife