giovedì 23 dicembre 2010

Dialoghi Dinamici di Aldo Savini. Ravenna In Magazine, dicembre 2010

Dialoghi dinamici

Avrebbe dovuto fare l’agronomo, ma la sua inclinazione naturale lo portava altrove. Fin dai primi giorni di scuola all’Istituto Tecnico Agrario di Ravenna ha la certezza che non avrebbe mai intrapreso quell’ attività. Eppure porta a termine gli studi, poi all’Università si iscrive alla Facoltà di Storia Medievale. Gli affetti e le memorie erano più forti: fin da bambino era vissuto in ambienti pieni di opere d’arte che la famiglia in parte aveva ereditato, come un bellissimo ritratto del Piccio, e che il nonno, di cui porta il nome, aveva collezionato nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta, intrattenendo rapporti con artisti e personaggi della cultura nazionale e internazionale. Michelangelo Antonioni era di casa, per una scena del film Il deserto rosso aveva voluto un quadro di Gianni Dova, tuttora appeso ad una parete della grande sala della villa progettata dall’architetto ravennate Luciano Galassi. Questo contesto di vita quotidiana ha fornito lo stimolo per le prime esperienze creative e per la definizione di una poetica che trova nella memoria il suo principio ispiratore. Poi per la sua formazione è stato determinante l’incontro con Giuseppe Maestri che lo ha seguito nel laboratorio annesso alla Galleria La Bottega di Via Baccarini nella tecnica dell’incisione che richiede rigore formale e precisione senza ripensamenti. Su questi presupposti, il ciclo di opere esposte nella mostra “Palafitte” al Circolo degli Artisti di Faenza nel 2005 si presenta come una rivisitazione in chiave affettiva delle opere della collezione di famiglia. Il colore gelatinoso, reso trasparente e palpabile dal ricorso alla carta velina nelle tonalità del grigio e del beige, è in sintonia con le due tele monocrome a grandi spatolate proprio di Mattia Moreni, mentre la riduzione minimalista della figurazione, ottenuta con i legni in gran parte restituiti dal mare, incrociati o sovrapposti secondo un ordine meditato, quasi geometrico, rimanda ai segni pittorici di Georges Marthieu, in quel caso, però, frutto di un gesto irruente, svincolato da qualsiasi implicazione razionale e calcolatrice. Ma, come faceva notare Beatrice Buscaroli quelle palafitte potrebbero essere anche piattaforme, quelle costruzioni metalliche che si notano al limite dell’orizzonte camminando sull’arenile delle nostre coste. Sembra quindi che Pagnani intenda la dimensione storico-temporale come la percezione condensata e immediata del percorso della lunga vicenda dell’uomo, dalle origini alla contemporaneità, dove la difesa delle insidie e la ricerca della sicurezza non escludono l’anticipazione del nuovo. Pertanto, il rapporto con le opere viste con occhi sempre diversi è occasione e terreno di confronto fra sensibilità affini eppure lontane nel tempo e costituisce un patrimonio di emozioni e di immagini che si fissano nella memoria, attraverso un lento processo di interiorizzazione che permane nel presente. Il tema del mare e della nave è indagato nelle opere più recenti come luogo di esperienze passate ma ancora attuali, dove l’elemento realistico si fa frammento o citazione evocativa. Fin da bambino le navi hanno colpito la sua fantasia. Il nonno materno lo portava a passeggiare lungo la darsena del porto canale di Ravenna e spesso chiedeva ai marinai il permesso di visitare le navi ormeggiate. Come case di ferro, sono “luoghi” mobili in continuo mutamento, abitati da una molteplicità di individui con funzioni diverse, che creano un microcosmo sociale e di esperienze quotidiane che non è dato vedere dall’esterno. Pagnani si sofferma su alcuni dettagli delle navi che il colore trasforma in motivi di pura espressione, legando la loro presenza essenzialmente a valori di tipo formale, evitando, pur sempre, l'arbitrarietà sia dell'astrazione che della rappresentazione realistica. Spesso è la prua che si staglia su fondali irreali per richiamare la terraferma circostante, quasi a voler cogliere il momento della partenza e il movimento. In altri termini, in questa immagine ritorna l’idea del distacco che, pur nell’incertezza, trattiene quella del ritorno. Il viaggio avviene nel mare sconfinato della coscienza dai sommovimenti improvvisi, dove il passato, trasfigurato, si proietta nel presente, aprendo una via che conduce dove più si desidera andare. In questa prospettiva ha incontrato la poesia e la musica, o meglio l’urgenza del dialogo e dell’intreccio intimo tra diversi linguaggi espressivi. Da qui i rapporti di amicizia e collaborazione con poeti, letterati e musicisti, tra cui Valerio Fabbri, Domenico Settevendemie e Matteo Ramon Arevalos, coi quali ha creato lo spettacolo “Variazioni sull’angolo diedro” che associa musica, parola e immagine, intesa come scenografia dinamica.

Aldo Savini

martedì 21 dicembre 2010

Il Fantastico e la Meraviglia










Mercoledì 22 dicembre 2010 si inaugura alle ore 18.30 presso il teatro Tendastrisce, in Via Giorgio Perlasca 69 a Roma, la mostra Il Fantastico e la Meraviglia, esposizione collettiva degli artisti:




Anna Maria Basile, Araba, Giovanna Benigno, Enrico Bonetto, Matteo Costanzo, Alessandra De Sanctis, Maurizio Farina, Beppe Francesconi, Giusy Geraci, Carlo Grosso, Giuliano Iori e Patrizia Rampazzo, Michelino Iorizzo, Rachele Mari-Zanoli, Cristina Messora, Michelangelo Miani, Roberto Pagnani, Roberta Peverelli, Giuseppe Ravizzotti, Giuseppe Ribechi, Christian Riminucci, Maria Luisa Sabato, Andrea Scacciotti, Angela Scappaticci, Anna Maria Staccini, Ferdinando Sorbo, Maurizio Yorck, Ivano Zanetti, Elisa Zini, Andrea Zordan.




Con questa esposizione la galleria Tartaglia Arte e Soqquadro vogliono rendere omaggio al mondo del circo. L’esposizione infatti è programmata nel periodo in cui il teatro Tendastrisce ospita il Golden Circus.




All’interno dell’esposizione sarà esposta la mostra personale di Alberto Orfei dedicata alle Donne del Circo




Soqquadro & Tartaglia Arte
Presentano
Il Fantastico e la Meraviglia




DURATA: dal 22 dicembre 2010 al 9 gennaio 2011
INAUGURAZIONE: mercoledì 22 dicembre ore 18.30 – ingresso libero
ORARI: Giorni feriali, compreso Natale e Santo Stefano: dalle ore 16.00 e alle 22.30.
Domenica e giorno dell’Epifania: dalle ore 15.00 e alle 20.00.
Notte di Capodanno: Veglionissimo a partire dalle ore 21.30 alle ore 2.00
ingresso con il biglietto dello spettacolo
LUOGO: teatro Tendastrisce – via Giorgio Perlasca 69, Roma
CURATORI: Riccardo Tartaglia e Marina Zatta
INFO: tel. 06.4884234, cell. 333.7330045, 335.8418240
www.tartagliaarte.com gallerie@tartagliaarte.com
www.soqquadro.eu soqquadro@interfree.it




“Molti anni dopo, davanti al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendìa si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio".




Questo è l’incipit del romanzo che valse il premio nobel a Gabriel Garcia Marquez, Cent’anni di Solitudine. Chi è il colonnello Buendia? Perché sta per morire? La suggestione di un ricordo d'infanzia magico, quasi fiabesco, fa da contrappunto alla disperazione della circostanza attuale. Spesso i ricordi della nostra infanzia giungono inaspettati a darci sollievo nelle circostanze dolorose o difficili della nostra vita adulta; non sempre questi ricordi sono vividi, a volte sono solo delle sensazioni di una vita spensierata, a volte invece sono ricordi precisi; a volte li abbiamo ritoccati col tempo fino a trasformarli, a volte sono lo specchio esatto della realtà di un avvenimento. In ogni caso, in ciascuno di noi c’è un bambino che ha sognato, fantasticato e si è meravigliato della scoperta del mondo circostante. Una tra le meraviglie più grandi della nostra infanzia è senza dubbio legata a quando i nostri genitori ci hanno portato al Circo per la prima volta. Così come il colonnello Aureliano Buendìa rimase tanto meravigliato dalla scoperta del ghiaccio da far riemergere quel ricordo molti anni dopo, davanti al plotone di esecuzione allo stesso modo le nostre meraviglie riemergono nei momenti più diversi della nostra vita. Il Circo, in quest’ottica, è la quintessenza delle Meraviglie: uomini che volano, tigri docili come agnelli, giocolieri, clown, lustrini e paillettes, animali esotici di ogni tipo, tutto questo agli occhi di un bambino non può che sembrare magia e imprimere nel suo immaginario il senso ultimo, globale, definitivo e sublime significato della parola FANTASTICO. Richiamandoci a quest’idea abbiamo chiesto agli artisti dell’Associazione Culturale Soqquadro e della galleria Tartaglia Arte di elaborare per questa mostra delle opere, realizzate appositamente, che siano la narrazione dei loro ricordi d’infanzia legati al Circo, delle atmosfere che aleggiano nel loro spirito dal giorno in cui, grazie alla maestria degli artisti circensi, hanno scoperto il significato della parola Fantastico attraverso lo sgorgare nell’anima della Meraviglia. Una narrazione emotiva, che non dovrà necessariamente essere rappresentativa sul piano figurativo, ma più profonda, una ricerca e una rappresentazione emozionale.

sabato 11 dicembre 2010

VARIAZIONI SULL'ANGOLO DIEDRO e PSICOMAGIA

Energie Armoniche asd/aps
Presenta LUNEDI’ 20 DICEMBRE ORE 21.15
ARTERIA BOLOGNA (VICOLO BROGLIO 1/E)

COMPAGNIA I. FERAUD“VARIAZIONI SULL’ANGOLO DIEDRO”
... Reduci dal successo del Festival Ipercorpo 2010
POESIA E VARIAZIONI IN MUSICA, PITTURA E SCULTURA

TESTO: DOMENICO SETTEVENDEMIE
CON: MATTEO RAMON AREVALOS, DOMENICO SETTEVENDEMIE, STEFANO VOLPE
MUSICHE ORIGINALI PER PIANOFORTE E TAMPURA: MATTEO RAMON AREVALOS
ELEMENTI PLASTICI: RICCARDO BOTTAZZI
ELEMENTI PITTORICI: ROBERTO PAGNANI

DALLE 20.30 ALLE 21.15 COMPRESO NEL BIGLIETTO per chi vuole:
“DONI SOTTO L'ALBERO”:CONOSCERSI ATTRAVERSO LE CARTE DEI TAROCCHI

SESSIONE DI PSICOMAGIA, ATTRAVERSO I TAROCCHI JODOROWSKY-CAMOIN a cura di SERENA CERE’
ACCOMPAGNA L'AMBIENTE SONORO di LUCA DI CIOCCIO

Portarsi quaderno e penna!
Per chi lo desidera a fine spettacolo approfondimenti individuali!

INGRESSO :12 Euro, con tessera Energie Armoniche 10 Euro
PRENOTAZIONE: Cell.3474183580
energiearmoniche@alice.it

www.facebook.com/energiearmoniche
www.myspace.com/energiearmoniche

UFFICIO STAMPA SILVIA MENEGHELLO energiearmoniche.ufficiostampa@gmail.com

giovedì 18 novembre 2010

Piccoli Piaceri




Piccoli Piaceri è il titolo della mostra collettiva che si inaugurerà sabato 27 dicembre, a Bagnacavallo, presso lo Studio d’arte Spazio 33 in via Matteotti, 33.

Il titolo stesso evoca il felice incontro dei tre artisti partecipanti: Margherita Tedaldi, Mauro Bendandi e Roberto Pagnani.

Il tema presentato dell’esposizione è il gusto e l’incontro tra persone, immagini ed aromi come avveniva nei Caffè di tanti anni fa.

Tazzine da caffè dipinte da margherita Tedaldi, in una sofisticata tecnica ad olio con velature leggere, dialogano con i gustosissimi “cioccolatini” realizzati da Mauro Bendandi su lastre di zinco montate su telai di legno, fino ad incontrarsi con le antropomorfe caffettiere presentate da Roberto Pagnani.

Il tutto si fonde in un’alchimia di forme, colori e profumi giocando sul piccolo formato dei vari soggetti rappresentati.

Dal 27 novembre al 12 dicembre 2010

Orari di apertura:

dal mercoledì al venerdì 16,30 – 18,30

sabato e festivi 10 – 12 e 16,30 – 18,30.

Domenica 5 e 12 dicembre

Degustazione Vini a cura delle Aziende Associate

AL CONSORZIO UVA DEL TUNDE’

martedì 2 novembre 2010

giovedì 28 ottobre 2010

Graphie - del DUBBIO & della CERTEZZA -


Atlante Laterale al Vicolo (Cesena)


Sabato 30 ottobre 2010 alle ore 18.00, presso IL VICOLO - Galleria Arte Contemporanea (Via Chiaramonti, 10 - Cesena), 7° appuntamento della V edizione 2010 con l’artista ROBERTO PAGNANI, in veste di scrittore, congiuntamente a VALERIO FABBRI, per la presentazione del loro libro Atlante Laterale, presentato dal critico Domenico Settevendemie. Parallelamente sarà ospite del Salotto l’artista forlivese CARLO RAVAIOLI, introdotto da Marisa Zattini.

domenica 17 ottobre 2010

Domenico Settevendemie


Roberto Pagnani Domenico Settevendemie da "Variazioni sull'Angolo Diedro" - Festival Ipercorpo, 2010. Installazione scenica di Roberto Pagnani. Fotografia di Gianluca Camporesi www.naphtalina.com

http:iferaud.blogspot.com

giovedì 7 ottobre 2010

Cinéma Cinéma - Galleria Tartaglia Arte - Roma


Sabato 9 ottobre 2010 si inaugura alle ore 18.30 presso la galleria Tartaglia Arte, in Via XX Settembre 98 C/D a Roma, la mostra Cinéma Cinéma, esposizione degli artisti: Ariela Böhm, Giovanni Mangiacapra, Andrea Mercedes Melocco, Cristina Messora, Roberto Pagnani, Angela Scappaticci e Gloria Tranchida. Con questa esposizione Soqquadro vuole rendere omaggio alla settima arte con opere dedicate a grandi film da sette degli artisti più rappresentativi della storica associazione.

Soqquadro & Tartaglia Arte

Presentano

Cinéma Cinéma

DURATA: dal 9 al 23 ottobre 2010

INAUGURAZIONE: sabato 9 ottobre ore 18.30

ORARI: dal lunedì al venerdì 9.30/13.00 – 16.00/19.30, sabato 10.30/13.00 – 16.00/19.00

LUOGO: Galleria Tartaglia Arte – via XX Settembre 98 C/D

CURATRICE: Marina Zatta

INFO: tel. 06.4884234, cell. 333.7330045, 335.8418240

www.tartagliaarte.com gallerie@tartagliaarte.com

www.soqquadro.eu soqquadro@interfree.it

La mostra è inserita negli eventi della Giornata del Contemporaneo indetta dall’ A.M.A.C.I. (Ass. Musei Arte Contemporanea Italiani).

La galleria Tartaglia Arte è uno degli spazi espositivi storici del panorama romano, con un’esperienza di lunga data ha ospitato nelle sue sale molti grandi artisti.

In questo luogo Soqquadro espone la mostra collettiva Cinéma Cinéma, una mostra dedicata alla settimana arte e programmata nel mese in cui Roma le dedica una prestigiosa vetrina, il Festival del Cinema.

Ariela Böhm, Giovanni Mangiacapra, Andrea Mercedes Melocco, Cristina Messora, Roberto Pagnani, Angela Scappaticci e Gloria Tranchida, sette tra i più rappresentativi artisti di Soqquadro hanno appositamente elaborato opere nelle quali hanno espresso le sensazioni ricavate da alcuni dei film che hanno amato nella loro vita. I titoli delle opere sono stati dedicati a titoli di film. Opere astratte ed informali che vogliono raccontare le emozioni suscitate dal Cinema e non le trame dei film, una narrazione emotiva e non realistica.

Il centro del lavoro di Ariela Böhm è la curiosità e la fascinazione per l’infinita varietà della materia, naturale o artificiale, che prescinde dalla funzione per la quale tale sostanza è stata pensata o si è originata, e l’incessante sperimentazione dei materiali più adatti all'opera che vuole realizzare spingono Ariela su un inesauribile percorso di sperimentazione. L'evoluzione della sua opera si dipana nell'uso combinato di materiali di diversa natura, in cui il dialogo fra gli elementi esprime il significato dell'opera stessa.

La pittura di Giovanni Mangiacapra è materia viva, pulsante, organica: il corpo fluido della pittura che scorre sulla tela, sospinta da una passione incontenibile, ritrova la sua anima nella luce che penetra nei pigmenti e svela profondità inaspettate. L’artista aggredisce la tela con impulsività, stende il colore con robuste pennellate che lasciano la superficie ruvida, fitta di concavità e sporgenze come il terreno appena arato, ma pronto ad accogliere il seme della vita. I suoi dipinti informali sono paesaggi interiori: nelle rughe, nei cretti, nelle increspature della superficie pittorica si intuiscono le pieghe dell’anima.

Andrea Mercedes Melocco è una artista il cui percorso si è snodato attraverso differenti esperienze, tutte accomunate da una stessa visione: svelare quello che unisce le persone, il sentire che li accomuna. Non solo i sentimenti e le emozioni: piuttosto i ritmi che creano la condivisione, le sintonie che non sempre trovano le parole per essere espresse. I suoi totem, che in questa mostra sono dedicati al film Il Sorpasso, sono assi di legno fortemente incise e destinate all’abbandono che riprendono vita con un minuzioso e lunghissimo lavoro: le loro ferite aperte accolgono segni in metallo o in pietra che formano pentagrammi simbolici su cui si modulano intense visioni interiori.

Alle forti incisioni della Melocco fanno da contrappunto i lavori di Cristina Messora, in cui su delicate colorazioni monocrome realizzate su carta, lievi segni neri evocano atmosfere leggere in cui i colori si alternano rendendo sensazioni di accoglienza e inclusività, di reazione e incisività, di slancio e di riflessione. Scorci dove tutto ciò che è superfluo e privo di valore è stato eliminato per far posto solo a ciò che conta e che ha senso. L'Essenza distillata attraverso un sentire in perfetto equilibrio tra sentimento e ragione, tra emozione e realtà.

C’è nella pittura di Roberto Pagnani la ricerca allusiva alla raffigurazione, al senso dell’indeterminatezza, al gioco delle coppie antinomiche: fantastico/reale – visibile/invisibile – guardare/ascoltare. I luoghi, il viaggio e le navi sono i nuclei tematici che ne compongono e ne delineano la produzione artistica. Le navi, quale simbolo per antonomasia del viaggio, diventano la metafora dell’acqua, del pensiero liquido, dell’oblio, del mito cosmico dell’avventura, delle sfide ciclopiche, strumento di verità e di eterne illusioni.

Il lavoro di Angela Scappaticci è riassumibile nella parola “materia”, solida e invadente nello spazio e contrapposta a parti più impalpabili della tela. Lo scontrarsi/integrarsi di questi due elementi rivela, attraverso l’astrazione della figura, l’emotività dirompente nella concretezza della realtà. Da diversi anni le sue sperimentazioni sono invase da elementi come calce, plastica, sabbia da cantiere, tele di juta, asfalto mescolando la ricerca stilistica dell’astrazione con quella dell’arte del recupero. In questa mostra presenta una serie dei suoi cretti dedicati a diverse opere della filmografia internazionale.

Gloria Tranchida realizza le sue opere con carta e cartone riciclati arricchendoli con l’uso di oro e altri colori metallici per sottolineare il valore di questi materiali gettati tra i rifiuti con troppa superficialità, un impegno ambientalista espresso con le armi dell’arte. Per questa mostra ha realizzato tre opere di cui una rappresenta un fermo immagine sulla bidonville di Mumbai dal film “The Millionaire”, un trittico dedicato ai film di Almodovar, dove i colori predominanti esprimono la passione, la sensibilità e il carattere che li pervadono, mentre la terza è dedicata all’opera in bianco e nero “Good night, and good luck.”, con solidarietà e passione per coloro che si battono per la ricerca e la diffusione giornalistica della verità e contro ogni censura.

mercoledì 8 settembre 2010

I.FERAUD - Variazioni sull'angolo diedro




“Variazioni sull’angolo diedro” è il libro che inaugura la collana “Musae” dedicata al teatro e allo spettacolo in genere. E’ il libretto di scena della pièce della compagnia ravennate I.Feraud composta da Domenico Settevendemie, Matteo Ramon Arevalos, Roberto Pagnani e Riccardo Bottazzi. Uno spettacolo di musica, parola, pittura e scultura declinate in forma di allestimenti dinamici. L’ingaggio in chiave performativa è la forma artistica prescelta. Se si leccano vecchie ferite, è solo per far posto alle nuove che verranno.

Euro 7,00

Pagg. 60

ISBN9788863471168

mercoledì 1 settembre 2010

lunedì 30 agosto 2010

Gervasia - 2010




Ravenna, sabato 4 settembre 2010

Mentre scrivo la mostra “3 pittori alla Gervasia” si è conclusa da pochi giorni.

Grazie alla fine intelligenza ed alla squisita ospitalità di Paolo Lini e dell’amico Giorgio Tampieri è stato possibile per me, Mauro Bendandi e Federico Zanzi allestire, nel parco della Gervasia, una valida alternativa di esposizione pittorica come risulta ben documentata dalle fotografie di questo blog.

La formula di usufruire di un luogo all’aperto per una mostra non è una novità in senso assoluto ma si tratta, in ogni caso, di una felice soluzione espositiva che ci riporta ad una dimensione domestica dell’arte esaltandone i valori e i contenuti proposti.

L’incontro tra il pubblico e gli artisti è stato elegantemente condotto da Carlo Polgrossi il quale ha giustamente sottolineato l’importanza del dialogo diretto tra i pittori e le persone presenti nel modo più naturale possibile e lontano da quella inutile artificiosità sterile che avviene solitamente nelle moderne gallerie.

Sarebbe davvero auspicabile che, un così fortunato incontro alla Gervasia, si possa ripetere anche nel futuro con altri nuovi artisti creando una serie di belle giornate dedicate alla pittura all’aperto.

Roberto Pagnani

martedì 10 agosto 2010

Roberto Pagnani a Cinéma Cinéma


Cinéma Cinéma
9-23 ottobre 2010
Galleria Tartaglia Arte
Via XX settembre 98/c/d
00187 Roma

domenica 8 agosto 2010

3 pittori alla "Gervasia"




Mauro Bendandi, Roberto Pagnani, Federico Zanzi.


Un piatto di pasta, un bicchiere di vino, qualche chiacchera fra amici ed amanti dell'arte. Questo è lo spirito che ha spinto l'Ingegner Paolo Lini, collezionista ed amante dell'arte, a mettere a disposizione la sua abitazione ed il suo parco a 3 artisti del territorio. Ognuno con il proprio stile e la propria ricerca, uniti dall'amore per queste terre di campagna piene di storia e tradizioni popolari, dove è vissuto il Passator Cortese e dove ancor prima regnarono i Rasponi.

mercoledì 28 luglio 2010

Galleria del Carbone "c'è posta per te"


inaugurazione venerdì 30 luglio ore 21.00

Galleria del Carbone

Via del Carbone, 18/A - Ferrara
ORARIO: dal lunedì al venerdì 17.00-20.00; sabato e festivi 17.00-20.00 martedì chiuso

Inaugura Venerdì 30 luglio alle ore 21.00 alla Galleria del Carbone la mostra collettiva "c'è posta per te".
All'iniziativa espositiva hanno aderito moltissimi artisti ferraresi, nazionali ed internazionali a sostegno dell'attività culturale che l'Associazione Accademia d'Arte Città di Ferrara ha svolto alla Galleria del Carbone dal 2000 organizzando oltre 180 mostre tra collettive e personali. L'attuale rassegna presenta oltre 200 lavori dalle tecniche più svariate: pittura, disegno, calcografia, scultura, acquerello, mosaico tutti donati dagli artisti che hanno frequentato o esposto nei dieci anni di attività culturale della Galleria. La mostra è dedicata a tutta la cittadinanza e soprattutto a collezionisti e amatori d'arte perché possano apprezzare i "passaggi" e la storia della Galleria. L'esposizione che gode del Patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara rimarrà in parete fino al 15 di agosto.

mercoledì 14 luglio 2010

Atlante Laterale

Berlino

A Francoforte sull’Oder si trova un monumento sovietico che ricorda l’Armata Rossa. Rappresenta un militare russo in pietra calcarea scura con l’elmetto simile a quello italiano della seconda guerra. Il soldato ha un fucile-mitragliatore con il caricatore a disco che parte dai piedi verso l’alto, verticale e diritto di fronte a lui come se fosse un bastone o la spada di un crociato. Sotto all’arma, in cirillico, si legge una dedica ai caduti dell’esercito. La memoria gioca spesso a tennis con le immagini e non riesco a comprenderne il ricordo ma il grigio della statua mi lancia dalla Germania al palazzo San Giacomo di Russi.

Grigia era una stanza con le pareti macchiate dai colori ripuliti da grandi pennelli, un palazzo abbandonato, con piacevoli decorazioni pittoriche del Pronti, Cignani ed altri ancora… ma in pieno disfacimento.

Quella stanza grigia la vissi al buio di una notte dell’estate del 2006. La battezzai sala Mattia Moreni.

Sono arrivato di fianco a Berlino ascoltando i Concerti Brandeburghesi.

Roberto Pagnani

Da

Atlante Laterale

Copyright La Carmelina Edizioni 2010

giovedì 24 giugno 2010

Dialoghi


“Dialoghi”

Mauro Bendandi

Giampaolo Carroli

Roberto Pagnani

Mostra di pittura

Palazzo Rasponi - ex tribunale

Via M. D’Azeglio, 2 - Ravenna

Dal 2 al 10 luglio 2010

Inaugurazione venerdì 2 luglio ore 21.00

Orari di apertura:

dal lunedì al sabato 17 - 19

venerdì 20,30 - 23,30 - domenica chiuso

ingresso gratuito

Con il Patrocinio del Comune di Ravenna

Assessorato alle Politiche Giovanili

sabato 19 giugno 2010

Atlante Laterale

Valerio Fabbri

Roberto Pagnani

Prefazione

Stefano Simoncelli

La Carmelina Edizioni

Via Carmelino 22 Ferrara

Direttore Responsabile Federico Felloni

Atlante Laterale

Copyright La Carmelina Edizioni 2010

Isbn 9788896437223

Finito di stampare giugno 2010

Immagine di copertina

Venezia

Roberto Pagnani 2008

mercoledì 12 maggio 2010

DA MUKY _ LOGGETTA DEL TRENTANOVE _ PIAZZA 2 GIUGNO 8 FAENZA

ORACOLI A PRIMAVERA

mostra di pittura

FRANCESCA MITA – ROBERTO PAGNANI

inaugurazione sabato15 maggio 2010, ore 21

Francesca Mita nasce a Bologna, vive e lavora a Tossignano (Bo).

Alla fine degli anni ’70 frequenta a Firenze la facoltà di Architettura.

La passione delle cose del passato, trasmessole dal padre Valter, l’interesse per il restauro, la decorazione di cornici artistiche e la frequentazione della Bottega del Luzzo, forgiano la sua personalità e le sue attese future.

La sua espressione artistica si sostanzia nell’esigenza di individuare un percorso di ricerca sulla contemporaneità, senza dimenticare la memoria da cui proviene: il senso di appartenenza al proprio luogo di cultura e di origine risultano essere decisivi nella sua ricerca estetica.

Le opere in mostra saranno accompagnate da una nota critica di Corrado Cati.

Roberto Pagnani nasce a Bologna nel 1970 e vive a Ravenna, città dove svolge la sua attività di artista. E’ cresciuto in un contesto famigliare dedito al mondo dell’arte da più generazioni, a contatto diretto con opere ed artisti tra i più rappresentativi della cultura italiana ed europea, come a d esempio M, Moreni e G. Mathieu. Artista eclettico e poliedrico, riesce a coniugare più forme espressive insieme e tramite assemblaggi polimaterici realizza una sorta di Pitto-Scultura dal taglio architettonico, fino ad approdare alla liricità più pittorica e giocosa come nelle tele raffiguranti oggetti casalinghi (quasi antropomorfi), navi, paesaggi che si animano di una propria vita interiore.

Le opere in mostra saranno accompagnate da una nota critica di Stefania Vecchi.

dopo l’inaugurazione la mostra potrà essere visitata

Domenica 16 e Lunedì 17 maggio, dalle 16.00 alle 19.00

Conosco il lavoro pittorico di Roberto Pagnani da lungo tempo e trovo molto poetico questo sottile mutare di registro del proprio linguaggio formale al quale è pervenuto negli anni per parlare di Paesaggio.

Vi rivedo l’insieme della sua ricerca pittorica, la sua storia di artista immerso nella cultura della propria casa studio, a stretto contatto con la pittura che lo ha preceduto e tanto affascinato della grande stagione dell’informale, ripercorrendo la lezione di M. Moreni e G. Mathieu…è difficile per tutti sottrarsi dal fare i conti con la loro esperienza e la loro grande lezione d’arte, per Roberto è imprescindibile.

Molteplici e allineati getti di colore fuso germogliano sulla tela e si animano su campiture neutrali in forma di ascensionali scritture, assieme danno origine ad un ripetuto gesto segnico dove gli schizzi ondeggianti si elevano, volti a sorreggere un’architettura di forme ben più salde e pungenti.

Proseguendo come il manifestarsi di un nuovo organismo, la pittura accoglie la spatola come unico mezzo capace di porre una forza contenitiva alla materia impazzita, inquadrandola in altrettante forme ripetute e ritmiche, mimando il verde profilo di un paesaggio vallivo.

In queste ultime opere le forme sono più stabili, quasi bloccate da una forza estranea, come controllate da un vento che, soffiando da opposte direzioni, fissa gli steli in posizione statica…appaiono involucri trasparenti che avviluppano l’opera e che su di essa si intrecciano, sovrapponendosi corrugati alla pittura.

Si crea così uno schermo di luce e di profondità attraverso il quale percepiamo l’opera sensibilmente modificata alla nostra percezione visiva, divenendo essa più materica e contemporaneamente suggerendo luminosità e brillantezza di superficie, come nelle campiture bizantine di un mosaico ravennate.

Stefania Vecchi, maggio 2010

sabato 24 aprile 2010

Oracoli a Primavera



Da MUKI Loggetta del TRENTANOVE - Piazza 2 Giugno, 8 FAENZA



Sabato 15 maggio 2010, ore 21.00



verrà inaugurata la mostra di pittura



ORACOLI A PRIMAVERA



degli artisti


ROBERTO PAGNANI e FRANCESCA MITA






Dopo l’inaugurazione la mostra rimarrà aperta domenica e lunedì 16-17 maggio dalle ore 16.00 alle ore 19.00

sabato 27 marzo 2010

Il cielo alla rovescia - Il cielo in scatola

Comune di Bondeno - Assessorato alla Cultura
Il cielo alla rovescia - il cielo in scatola
Omaggio a Galileo

a cura di:

Valeria Tassinari
inaugurazione Domenica 28 Marzo 2010- ore 18,00
Casa dell'’Ariosto di Stellata
Museo Archeologico
via Gramsci - 44012 Stellata (Bondeno - FE)
sabato dalle 15,00 alle 19,00
domenica e festivi dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 19,00
opere di:

Daniel Aulagnier, Marco Badot, Philippe Baran, Marc Bis, Thibaut Blondeau

Nedda Bonini, Bogdan Borkowski , Alain Breyer, Thomas Brenner, Mario Callens

André Chabot , Michel Cleempoel, Gianni Cestari, Jean Demélier, Vita Drappa

Jean Philippe Dubit, Alcide Fontanesi, Francis Feidler ,Gagliardi, Claude Galand

Gianfranco Goberti, Gianni Guidi, François Huon, Edmond Jamar, Martina Kramer

Mireille Lienard, Patrice Lefebvre, Eric Ledune, Emilio Menchero, Paolo Pallara

Angela Pampolini, Juan Paparella, Marco Pellizzola, Didier Pozza, Bernard Quesniaux

Alain Regnier, Sylvie Ronflette, Saudoyez Jean-Claude, Sima Shafti, Amir Sharifpour

André Stas William, Sweetlove, Alan Tex, Thierry Tillier, Enzo Tinarelli, Sergio Zanni,

Roberto Pagnani, Domenico Settevendemie, Luca Zarattini, Davide Longfils

Flavia Franceschini, Paolo Volta, Federico Zanzi, Romolina Trentini, Matteo Arevalos

Riccardo Bottazzi, Mauro Bendandi, Verdiano Marzi, Enrico Pambianchi

testi di: Jean-Pierre Denefve, Massimo Marchetti, Domenico Settevendemie, Gianni Cerioli

Patrocinio Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara
in collaborazione con:
Associazione Bondeno Cultura
Internazionale a Ferrara